lunedì 10 ottobre 2016

Obesità

L'obesità sembra avere ormai i caratteri di una vera e propria epidemia mondiale. Nei paesi ricchi,l'obesità è uno dei più importanti problemi sanitari,sia se considerata come diminuita attesa di vita e aumento della morbilità, sia come costo per la comunità in termini di denaro e di ansia. L'aumento quasi epidemico della prevalenza dell'obesità è stato innescato dal modificarsi dello stile di vita,che incoraggia il consumo esagerato di cibi molto ricchi in energia e scoraggia l'attività fisica mettendo fuori uso i meccanismi deputati al controllo dell'apporto energetico. Queste influenze ambientali ,infatti, creano uno sbilanciamento cronico del metabolismo energetico che conduce un aumento di peso sotto forma di grasso corporeo e a un elevato numero di altre anormalità metaboliche.

Con l'aumento dell'adiposità aumentano anche i rischi di malattie associate.

L'obesità assomiglia l'invecchiamento prematuro. Molte delle disfunzioni che avvengono nell'anziano sono presenti,a un'età più precoce,nell'obeso.


Anche in assenza di complicanze,l'obesità fa aumentare il rischio di morte precoce.

Durante l'evoluzione umana,la capacità di depositare i nutrienti sotto forma di tricilgliceroli (grasso) durante i periodi d'abbondanza ha costituito un vantaggio nei tempi di carestia. Invece,in epoche più recenti questo tipo di economia avara è stata messo alla prova da un consumo esagerato  di cibi ricchi di energia e dalla ridotta attività fisica. L'obesità,infatti, si sviluppa quando l'apporto calorico è più elevato dell'energia spesa. Non bisogna dimenticare però i contributi della genetica e dell'ambiente,si è riscontrato infatti che l'obesità spesso ha un'andamento familiare,e non bisogna dimenticare l'obesità secondaria non dovuta ad uno sbilancio energetico ma ad'altre cause note. (es: malattie endocrine,farmaci,ecc...)

In conclusione:
- L'obesità consiste in un eccesso di massa lipidica.
-Nell'obeso c'è o c'è stato un'introduzione di energia maggiore dei consumi.
-L'obesità porta ad una serie di conseguenze fisiche e psichiche e abbrevia la durata della vita.
-Vi è molto interesse verso la terapia dell'obesità ed esiste un notevole interesse economico verso i sistemi (diete e altro) per dimagrire.Bisogna fare molta attenzione.
-Un sistema ideale non è ancora stato trovato,per il momento il miglior rimedio è quello di cambiare il proprio stile di vita in modo da renderlo più sano e sicuramente più attivo. Fare attività fisica è importante quanto cambiare la propria alimentazione.
-L'aspetto più importante della terapia non è il dimagrimento ma evitare le ricadute,compiere un cambiamento che perduri nel tempo.

lunedì 16 maggio 2016

La Bufala del "Pane nero"

Ormai l'argomento è sulla bocca di tutti: "Pane nero"Sì? o "Pane nero" No? Ha davvero effetti positivi sulla salute?Può avere effetti negativi? 

Il primo punto da chiarire è che non si può produrre un prodotto con l'indicazione "Pane al carbone vegetale" poichè non è più pane quel prodotto da forno nel quale viene inserito il colorante  E153. Davide Trombini, Presidente di Assopanificatori Confesercenti afferma che:

“Non si può e non si deve chiamare pane. Questo deve essere chiaro al consumatore”.

 E tiene a precisare che “pane” può essere chiamato solo quel prodotto che si ottiene dall'impasto di farina, sale, acqua, olio d’oliva o in sostituzione di quest’ultimo, strutto.Quindi il cosiddetto pane al carbone vegetale non può esser considerato pane ma deve essere considerato un prodotto da forno "fine"(categoria che include prodotti sia dolci che salati come fette biscottate e crackers come precisato dal Ministero della Salute con la nota 1307 del 20 gennaio 2014.)

Che cos'è il colorante E153? non è altro che il carbone vegetale (o carbone attivo), un prodotto della combustione di alcuni tipi di legno già ampiamente utilizzato a scopo medico. La porosità che lo caratterizza permetterebbe infatti di assorbire i gas presenti nell'apparato digerente, riducendo fastidiosi gonfiori,
Il Carbone Attivo può essere utilizzato impiegato negli alimenti? 
Il carbone vegetale/attivo è una sostanza polivalente, che nei prodotti alimentari può essere impiegata, fra l’altro, come colorante (E153) e/o come sostanza con una specifica indicazione sugli effetti benefici sulla salute dei consumatori.Il suo utilizzo viene regolamentato in base allo scopo per il quale viene utilizzato.
Quali effetti può avere il colorante E153 sulla nostra salute? Il carbone attivo contribuisce la riduzione dell’eccessiva flatulenza post-prandiale. Questa indicazione può essere impiegata solo per un alimento che contiene 1 g di carbone attivo per porzione quantificata inoltre l’effetto benefico si ottiene  solo con l’assunzione di 1g almeno 30 minuti prima del pasto e di 1g subito dopo il pasto.Il carbone attivo inoltre è sconsigliabile per chi soffre di stitichezza, per chi assume altri farmaci durante la giornata (perchè potrebbe interferire con l'assorbimento) e in presenza di disturbi intestinali di gravità non accertata.
Il colorante E153 ha azione cancerogena?Al contrario di quanto suggerito dalla FDA, non esiste alcuna prova di una presunta azione cancerogena del carbone attivo, sia come farmaco, che come integratore da banco, o come colorante (E153).

Il ministero della salute riguardo questa faccenda (nella nota 47415 del 22 dicembre 2015) si è così espresso:

-E' ammissibile la produzione di un "prodotto della panetteria fine" denominato come tale, che aggiunga agli ingredienti base (acqua, lievito e farina), tra gli altri, anche il carbone vegetale come additivo colorante e nelle quantità ammesse dalla regolamentazione europea in materia (Reg. CE 1333/08 All. II Parte E)

-Non è ammissibile denominare come "pane" il prodotto di cui al punto 1, né fare riferimento al "pane" nella etichettatura, presentazione e pubblicità dello stesso, tanto nel caso in cui trattasi di prodotto preconfezionato quanto nel caso di prodotti sfusi (Articolo 18, Legge 580/67)

-Non è ammissibile aggiungere nella etichettatura, presentazione o pubblicità del prodotto di cui al punto 1 alcuna informazione che faccia riferimento agli effetti benefici del carbone vegetale per l'organismo umano, stante il chiaro impiego dello stesso esclusivamente quale additivo colorante.

Per concludere quindi:Perché possa fare bene alla salute il carbone vegetale deve essere utilizzato con criterio e secondo una posologia ben definita e i diversi prodotti attualmente in commercio potrebbero non rispondere ai requisiti necessari perché ciò possa avvenire.L’impiego del carbone attivo come ingrediente per finalità “fisiologiche”, ad oggi, non è ammesso in alimenti diversi dagli integratori alimentari.

Naturalmente devono guidarci sempre il buon senso e la prudenza: l’uso quotidiano di integratori deve essere sempre limitato nel tempo, e fondato solo sul consiglio puntuale del medico.

Zenzero

Ormai è sempre più di moda arricchire la nostra cucina tradizionale con nuove spezie, ma dobbiamo imparare a conoscerle meglio per farne il giusto uso.

Lo zenzero, anche detto Ginger, è la radice di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zinziberacee, carnoso e densamente ramificato, molto aromatico e dal profumo canforato, ha sentore di limone e di citronella. Con cardamomo e curcuma è ingrediente del curry, tipico condimento indiano. Utilizzato in Oriente da millenni, sia per aromatizzare e insaporire i cibi, sia come rimedio medicamentoso per svariati disturbi, si sta diffondendo sempre più anche in Italia insieme ad altri alimenti etnici. L'aroma dello zenzero in generale, è molto gradevole, dona freschezza e rende particolarmente gustosi dolci e vivande. La parte della pianta che viene utilizzata è il  rizoma (ovvero un elemento del fusto modificato che nella pianta ha funzione di riserva) il rizoma può esser utilizzata fresco oppure viene fatto essiccare ed utilizzato in polvere.

Lo zenzero ha molteplici proprietà benefiche ma tra queste di certo non c'è l'effetto dimagrante,perciò facciamo attenzione alla moda del momento e alla disinformazione ma impariamo ad apprezzare  lo zenzero e ad inserirlo in una corretta alimentazione  per le sue vere proprietà che non sono certo da sottovalutare:

  • Proprietà antiossidanti
  • Attivita antiinfiammatoria
  • Nella medicina araba è considerato afrodisiaco. 
  • Alcuni popoli dell'Africa ritengono che mangiare regolarmente zenzero preservi dalle punture delle zanzare.
  •  Utilizzato per applicazioni esterne lo zenzero ha una leggera azione revulsiva, che viene sfruttata per fare cataplasmi contro i reumatismi e nelle odontalgie. 
  • E' capace di agire efficacemente su tutto l'apparato digerente, nei casi di inappetenza o di digestione lenta e laboriosa, flatulenza, meteorismo e gonfiore intestinale per le sue proprietà carminative. 
  • Si è dimostrato efficace anche contro il mal d'auto, la nausea e il vomito in gravidanza, e come antispasmodico.
  •  Sembra essere in grado di ridurre i livelli di glucosio e di insulina nel sangue (ipoglicemizzante), di abbassare il colesterolo totale e LDL, ridurre i trigliceridi e gli acidi grassi liberi.
 Nota Bene:Bisogna fare attenzione nel suo utilizzo perchè può aumentare l’attività di anticoagulanti orali, dei farmaci antinfiammatori e degli antiaggreganti piastrinici, in quanto inibisce l’attività della trombossano sintetasi.

Date tutte queste proprietà benefiche perchè non concederci una gustosa bevanda allo zenzero fatta in casa?
Ingredienti: 
  • 2 litri di acqua
  • Una grossa radice di zenzero  
  • Succo di limone
  • Miele
  • Per i palati più particolari Timo
Cosa fare:
Sbucciate lo zenzero e tagliatelo. Portate ad ebollizione l’acqua con lo zenzero e lasciate bollire per almeno 10 minuti.Per i palati più particolari aggiungere qualche rametto di timo e lasciare in infusione per altri 10 min. Ad infuso pronto aggiungere il succo di limone e miele.


La bibita da voi preparata potrà essere consumata fredda come bibita rinfrescante o calda come una tisana.

La Dieta "Intelligente"


                                           LA DIETA INTELLIGENTE:

  • La dieta intelligente è quella dieta fatta su misura per te ed elaborata in base ai tuoi gusti ed esigenze da un professionista autorizzato; Non una "fantomatica" dieta data da chissà chi o letta chissà dove.
  • La dieta intelligente è quella dieta che non esclude nessun tipo di alimento per moda o false credenze,ma è una dieta che ci permette di mangiare tutto in maniera equilibrata.
  • La dieta intelligente è quella dieta che non elimina i "Carboidrati" senza un motivo medico che
    giustifichi tale scelta...ma è una dieta che sa distinguere i carboidrati "buoni" da quelli "cattivi".
  • La dieta intelligente è quella dieta che non fa uso sproporzionato d'integratori senza motivo! e soprattutto che non si affida a chiunque per l'utilizzo di tali integratori.
  • La dieta intelligente è quella dieta che non mira solo alla perdita di peso ma mira al benessere del soggetto.
  • La dieta intelligente non è quella dieta che ricerca alimenti con nomi strani perchè di moda...ma è una dieta che sceglie gli alimenti in base alla stagionalità e alla cultura del soggetto.
  •                                                         La dieta intelligente non
                         è quella dieta che promette miracoli senza impegno e costanza.

  • La dieta intelligente non è la dieta di una stagione ma è la dieta che t'insegna a mangiar bene per tutta la vita...è quella dieta che non ti stanca o non ti stressa ma è in grado di arricchire la tua vita con nuove consapevolezze!


 La dieta intelligente è quella dieta scelta da persone intelligenti che amano informarsi invece di lasciare spazio all'ignoranza e che sanno affidarsi a chi di dovere per essere seguiti al meglio.
               Segui la dieta intelligente e ferma l'abuso di professione! 
                                                 
                           RICORDA: "LA SALUTE VIEN MANGIANDO!"



venerdì 12 febbraio 2016

Zenzero

Ormai è sempre più di moda arricchire la nostra cucina tradizionale con nuove spezie, ma dobbiamo imparare a conoscerle meglio per farne il giusto uso.

Lo zenzero, anche detto Ginger, è la radice di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zinziberacee, carnoso e densamente ramificato, molto aromatico e dal profumo canforato, ha sentore di limone e di citronella. Con cardamomo e curcuma è ingrediente del curry, tipico condimento indiano. Utilizzato in Oriente da millenni, sia per aromatizzare e insaporire i cibi, sia come rimedio medicamentoso per svariati disturbi, si sta diffondendo sempre più anche in Italia insieme ad altri alimenti etnici. L'aroma dello zenzero in generale, è molto gradevole, dona freschezza e rende particolarmente gustosi dolci e vivande. La parte della pianta che viene utilizzata è il  rizoma (ovvero un elemento del fusto modificato che nella pianta ha funzione di riserva) il rizoma può esser utilizzata fresco oppure viene fatto essiccare ed utilizzato in polvere.

Lo zenzero ha molteplici proprietà benefiche ma tra queste di certo non c'è l'effetto dimagrante,perciò facciamo attenzione alla moda del momento e alla disinformazione ma impariamo ad apprezzare  lo zenzero e ad inserirlo in una corretta alimentazione  per le sue vere proprietà che non sono certo da sottovalutare:

  • Proprietà antiossidanti
  • Attivita antiinfiammatoria
  • Nella medicina araba è considerato afrodisiaco. 
  • Alcuni popoli dell'Africa ritengono che mangiare regolarmente zenzero preservi dalle punture delle zanzare.
  •  Utilizzato per applicazioni esterne lo zenzero ha una leggera azione revulsiva, che viene sfruttata per fare cataplasmi contro i reumatismi e nelle odontalgie. 
  • E' capace di agire efficacemente su tutto l'apparato digerente, nei casi di inappetenza o di digestione lenta e laboriosa, flatulenza, meteorismo e gonfiore intestinale per le sue proprietà carminative. 
  • Si è dimostrato efficace anche contro il mal d'auto, la nausea e il vomito in gravidanza, e come antispasmodico.
  •  Sembra essere in grado di ridurre i livelli di glucosio e di insulina nel sangue (ipoglicemizzante), di abbassare il colesterolo totale e LDL, ridurre i trigliceridi e gli acidi grassi liberi.
 Nota Bene:Bisogna fare attenzione nel suo utilizzo perchè può aumentare l’attività di anticoagulanti orali, dei farmaci antinfiammatori e degli antiaggreganti piastrinici, in quanto inibisce l’attività della trombossano sintetasi.

Date tutte queste proprietà benefiche perchè non concederci una gustosa bevanda allo zenzero fatta in casa?
Ingredienti: 
  • 2 litri di acqua
  • Una grossa radice di zenzero  
  • Succo di limone
  • Miele
  • Per i palati più particolari Timo
Cosa fare:
Sbucciate lo zenzero e tagliatelo. Portate ad ebollizione l’acqua con lo zenzero e lasciate bollire per almeno 10 minuti.Per i palati più particolari aggiungere qualche rametto di timo e lasciare in infusione per altri 10 min. Ad infuso pronto aggiungere il succo di limone e miele.

La bibita da voi preparata potrà essere consumata fredda come bibita rinfrescante o calda come una tisana.


La Bufala del "Pane nero"

Ormai l'argomento è sulla bocca di tutti: "Pane nero"Sì? o "Pane nero" No? Ha davvero effetti positivi sulla salute?Può avere effetti negativi? 

Il primo punto da chiarire è che non si può produrre un prodotto con l'indicazione "Pane al carbone vegetale" poichè non è più pane quel prodotto da forno nel quale viene inserito il colorante  E153. Davide Trombini, Presidente di Assopanificatori Confesercenti afferma che:

“Non si può e non si deve chiamare pane. Questo deve essere chiaro al consumatore”.

 E tiene a precisare che “pane” può essere chiamato solo quel prodotto che si ottiene dall'impasto di farina, sale, acqua, olio d’oliva o in sostituzione di quest’ultimo, strutto.Quindi il cosiddetto pane al carbone vegetale non può esser considerato pane ma deve essere considerato un prodotto da forno "fine"(categoria che include prodotti sia dolci che salati come fette biscottate e crackers come precisato dal Ministero della Salute con la nota 1307 del 20 gennaio 2014.)

Che cos'è il colorante E153? non è altro che il carbone vegetale (o carbone attivo), un prodotto della combustione di alcuni tipi di legno già ampiamente utilizzato a scopo medico. La porosità che lo caratterizza permetterebbe infatti di assorbire i gas presenti nell'apparato digerente, riducendo fastidiosi gonfiori,
Il Carbone Attivo può essere utilizzato impiegato negli alimenti? 
Il carbone vegetale/attivo è una sostanza polivalente, che nei prodotti alimentari può essere impiegata, fra l’altro, come colorante (E153) e/o come sostanza con una specifica indicazione sugli effetti benefici sulla salute dei consumatori.Il suo utilizzo viene regolamentato in base allo scopo per il quale viene utilizzato.
Quali effetti può avere il colorante E153 sulla nostra salute? Il carbone attivo contribuisce la riduzione dell’eccessiva flatulenza post-prandiale. Questa indicazione può essere impiegata solo per un alimento che contiene 1 g di carbone attivo per porzione quantificata inoltre l’effetto benefico si ottiene  solo con l’assunzione di 1g almeno 30 minuti prima del pasto e di 1g subito dopo il pasto.Il carbone attivo inoltre è sconsigliabile per chi soffre di stitichezza, per chi assume altri farmaci durante la giornata (perchè potrebbe interferire con l'assorbimento) e in presenza di disturbi intestinali di gravità non accertata.
Il colorante E153 ha azione cancerogena?Al contrario di quanto suggerito dalla FDA, non esiste alcuna prova di una presunta azione cancerogena del carbone attivo, sia come farmaco, che come integratore da banco, o come colorante (E153).

Il ministero della salute riguardo questa faccenda (nella nota 47415 del 22 dicembre 2015) si è così espresso:

-E' ammissibile la produzione di un "prodotto della panetteria fine" denominato come tale, che aggiunga agli ingredienti base (acqua, lievito e farina), tra gli altri, anche il carbone vegetale come additivo colorante e nelle quantità ammesse dalla regolamentazione europea in materia (Reg. CE 1333/08 All. II Parte E)

-Non è ammissibile denominare come "pane" il prodotto di cui al punto 1, né fare riferimento al "pane" nella etichettatura, presentazione e pubblicità dello stesso, tanto nel caso in cui trattasi di prodotto preconfezionato quanto nel caso di prodotti sfusi (Articolo 18, Legge 580/67)

-Non è ammissibile aggiungere nella etichettatura, presentazione o pubblicità del prodotto di cui al punto 1 alcuna informazione che faccia riferimento agli effetti benefici del carbone vegetale per l'organismo umano, stante il chiaro impiego dello stesso esclusivamente quale additivo colorante.

Per concludere quindi:Perché possa fare bene alla salute il carbone vegetale deve essere utilizzato con criterio e secondo una posologia ben definita e i diversi prodotti attualmente in commercio potrebbero non rispondere ai requisiti necessari perché ciò possa avvenire.L’impiego del carbone attivo come ingrediente per finalità “fisiologiche”, ad oggi, non è ammesso in alimenti diversi dagli integratori alimentari.

Naturalmente devono guidarci sempre il buon senso e la prudenza: l’uso quotidiano di integratori deve essere sempre limitato nel tempo, e fondato solo sul consiglio puntuale del medico.

martedì 15 dicembre 2015

Come sopravvivere ad una dieta?

Come poter affrontare al meglio una dieta e resistere alle tentazioni?










                                                                Per prima cosa:
  • Non seguire la stessa dieta di qualcun altro. Ognuno è fatto a proprio modo e sebbene sbirciare la dieta della collega possa sembrare un colpo di genio e un notevole risparmio, non sorprendetevi per la mancanza di risultati! L’alimentazione è “personale” e va cucita addosso su misura.
  • Non seguire diete lette su libri o riviste di moda. Siamo tutti tentati a volte di seguire quelle magiche diete delle riviste,ma attenzione, la maggior parte delle volte sono diete molto drastiche e brevi che possono creare più danni che benefici. Non esistono diete magiche ma solo impegno e duro lavoro.

  • Non saltare i pasti
  • Non chiudersi in palestra. 
  • Abbuffarsi e poi rinchiudersi in palestra per bilanciare l’abbuffata non è una buona idea, l’attività fisica senza un alimentazione equilibrata non porta ad un equilibrata perdita di peso. Alimentazione sana e attività fisica sono complementari si ha bisogno di entrambi per raggiungere risultati ottimali.
  • Non mangiare solo verdura.La verdura è un validissimo sostegno per chi vuole perdere peso perché ha pochissime calorie e sazia molto per via del suo contenuto in fibra e acqua. Alla lunga però un alimentazione monotona porta a carenze nutrizionali e a stancarsi.
  • Andare a fare la spesa a stomaco pieno. Potrebbe sembrare una banalità ma con lo stomaco vuoto sarebbe più facile cedere in tentazione davanti lo scaffale dei dolci!!! I nostri acquisti potrebbero diventare meno razionali ma dettati dalla fame di quell’alimento proibito.
  • Utilizzare piatti piccoli. Avere davanti a noi un piatto pieno rispetto ad un piatto semivuoto manda degli impulsi positivi che appagano il nostro senso di sazietà.
  • Masticare lentamente. Una masticazione prolungata aiuterà il vostro organismo a mandare al cervello segnali di sazietà.
  • Dopo mangiato andare subito a lavarsi i denti. Il gusto fresco di menta dovrebbe aiutarvi a non avere voglia di mangiare dopo pranzo.
  • Essere armati di carote e finocchi. Tenete sempre pronti nel frigo delle carote o dei finocchi nel caso di attacchi improvvisi di fame e accompagnateli con un bicchier d’acqua che aumenterà il senso di sazietà.
  • Concordare strappi alla regola. Cedere a qualche tentazione o effettuare qualche strappo alla regola è naturale,tranquilli, non siamo alieni!Non fatevi assalire da terribili sensi di colpa. Naturalmente sarebbe preferibile concordare queste trasgressioni con il proprio esperto di fiducia, in modo da limitare i danni nel caso si stia seguendo una dieta.
  • Variare la propria dieta. Non eliminare mai completamente classi di alimenti (fatta eccezione per determinate condizioni mediche).Anche durante una dieta mangiare dovrebbe rimanere un piacere.


martedì 27 ottobre 2015

Carne che vale o Carne che fa star male?

 Mangiarla o eliminarla? Facciamo un po' di chiarezza.


Distinguiamo generalmente,in base al colore che la carne assume dopo la macellazione,tre tipi di carni:
  • Quelle rosse, provengono da animali adulti, come bue,montone, cavallo e da alcuni animali da cortile (piccione, faraona, anatra),
  • Quelle bianche,provengono dai classici animali da cortile (pollo, tacchino,coniglio) e  da giovani animali da macello come vitello, agnello, capretto e maiale.
  •  La carne nera,meno conosciuta e consumata,anche in virtù della minore disponibilità e del costo più elevato, è invece quella di selvaggina: lepre, fagiano,cinghiale, capriolo.
Qualunque sia la sua provenienza, si tratta di un alimento con un elevato valore nutritivo. È una fonte primaria di proteine, di ferro e di altri minerali,come zinco e rame,oltre che di vitamine del gruppo B.
 
Ma studi recenti hanno dimostrato come la carne possa nuocere in qualche modo alla nostra salute. Il 26 Ottobre L'AIRC (agenzia internazionale per la ricerca sul Cancro), ente  dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), ha dichiarato che consumare salumi, insaccati,ogni genere di carne lavorata e probabilmente anche carne rossa, può causare il cancro. Allarme!vietato mangiare Carne rossa?NO non è così poichè la carne aumenta la probabilità di sviluppare  tumori, in particolare del tratto digerente, in base alla quantità che ne assumiamo. Sono gli eccessi di carne rossa che andrebbero evitati,bisognerebbe consumare carne rossa al massimo un paio di volte la settimana e in quantità adeguata! D'altronde tutti gli eccessi fanno male, ed è un occasione per tornare a seguire e valorizzare il modello alimentare della "Dieta Meditarrenea". 

Per carne lavorata  invece intendiamo carni che hanno subito determinati processi come ad esempio la salatura o processi che ne aumentino il sapore o ne migliorino la conservazione. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.

In questo caso, a prescindere dalle affermazioni dell' Oms, mi sorge spontanea una domanda:<<Voi inserireste una grande quantità di alimenti del genere in una sana alimentazione?>> Io non credo. 






Chiariti questi punti io dico NO agli all'allarmismi ma in attesa dell'articolo completo dell'Oms, con maggiori chiarimenti, vi invito: Ad assumere un alimentazione che prediliga il pesce rispetto alla carne, (secondo il modello della dieta mediterranea)che faccia attenzione a determinati alimenti spazzatura e alle etichette,che faccia attenzione alle porzioni che si consumano.Infine,non dimenticate mai di mettere sulle vostre tavole frutta e verdura fresche secondo la stagionalità e di condurre una vita attiva.

venerdì 25 settembre 2015

Allergia o Intolleranza alimentare? Quali Test evitare?



Tra la gente ormai c'è sempre più confusione tra allergie alimentari e intolleranze alimentari. E' bene fare un po' di chiarezza per evitare errori importanti in campo alimentare!








Allergia Alimentare:

 E' una reazione immunitaria all’ingestione di uno specifico alimento (o di alcune sostanze contenuto in esso). Tale reazione si esprime al primo contatto attraverso la formazione di anticorpi specifici chiamati IgE. Questi anticorpi hanno il compito di difendere l’organismo da ciò che l’organismo stesso riconosce come estraneo a sé. (La reazione è la medesima che l’organismo manifesta nei confronti di batteri e virus).Lo sviluppo di Allergie Alimentari è causato perciò da un’alterata risposta immunitaria con produzione di anticorpi (chiamati IgE) che reagiscono verso le proteine alimentari, scambiate per “nemiche”.


I sintomi possono essere molteplici:


                             Intolleranza Alimentare:
E' una reazione indesiderata del nostro organismo scatenata dall'ingestione di uno o più alimenti (o sostanze attive) oppure da disfunzioni/disturbi a carico dell'apparato digerente (intolleranze enzimatiche e intolleranze farmacologiche). Tale reazione è strettamente dipendente dalla quantità dell’alimento non tollerato ingerito (dose-dipendente) ma a differenza delle allergie alimentari, non è mediata da meccanismi immunologici.L’intolleranza alimentare si manifesta con l’insorgere di sintomi spesso sovrapponibili a quelli delle allergie alimentari. Le intolleranze enzimatiche sono determinate dall'incapacità dell'organismo di metabolizzare alcune sostanze presenti negli alimenti.Le intolleranze farmacologiche vengono definite anche come reazioni pseudoallergiche (PAR), perché esistono molte somiglianze a livello clinico con le allergie mediate dagli anticorpi specifici (IgE) me le intolleranze alimentari e la manifestazione sintomatologica conseguente sono sempre dose-correlate e questo aiuta nella distinzione dalle allergie vere nelle quali i sintomi sono scatenati già dall'assunzione di piccole quantità di alimento responsabile.

Come fare Diagnosi di allergia o intolleranza alimentare?
La diagnosi di Allergia alimentare si effettua innanzitutto mediante un’accurata raccolta
dei dati clinici da parte dello specialista allergologo, quando già  il Medico di Medicina Generale ha avanzato il sospetto di AA/IA.In base a questa prima serie di informazioni (tipo di disturbi avuti, tempointercorso tra il pasto e l'inizio dei sintomi, quantità e qualità dei cibi mangiati, ecc.) lo specialista allergologo-immunologo può eseguire i test cutanei (prick test) e gli esami sul sangue per ricercare gli anticorpi(le IgE spcifiche) contro gli alimenti sospettati.

Per le Intolleranze Alimentari si arriva alla diagnosi con un processo d’esclusione consigliando quindi una dieta povera degli alimenti che contengono le sostanze sospettate che sarà seguita per un periodo di tempo inferiore a un mese.I test proposti dalla medicina alternativa non hanno alcuna validità scientifica per la diagnosi delle IA né per la diagnosi di AA ma comportano soltanto dispendio in termini di tempo, di denaro e di salute, con ritardo della diagnosi di certezza, come ampiamente documentato dai dati della letteratura scientifica.

Dov'è che casca L'asino?! 
I veri allergici sono oltre 2 milioni e gli intolleranti a lattosio, nickel o altre sostanze negli alimenti sono complessivamente circa 10 milioni, ma si stima che siano almeno altri 8 milioni gli italiani “ipersensibili immaginari” che imputano a un cibo qualsiasi i sintomi più vari. «Purtroppo le intolleranze alimentari, confuse per di più dalla maggioranza con le allergie vere e proprie, sono ormai una moda con cui si spiegano i sintomi più disparati: chi non riesce a dimagrire spesso si convince che sia per colpa di un'intolleranza, mentre nessuna di quelle reali può far ingrassare»,afferma il presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica.Purtroppo basta avere disturbi aspecifici e non facilmente inquadrabili per autodiagnosticarsi un'intolleranza alimentare “prendendo di mira” un cibo quasi a caso procurandosi danni molteplici.
L'errata diagnosi molto spesso è causata dagli  svariati test diagnostici che ormai ci sono in giro effettuati dalle più svariate figure professionali.Questi test non hanno una VALENZA SCIENTIFICA per la diagnosi di allergie e intolleranze alimentari.

La SIAAIC ne ha messi al bando sei:
  1. Il test del capello;
  2. Il test sulle cellule del sangue;
  3. Il test della forza, che valuta variazioni della forza quando si manipolano alimenti presunti nocivi;
  4. Il VEGA test, che valuterebbe gli squilibri energetici causati dall'alimento incriminato;
  5. La biorisonanza, che valuterebbe le alterazioni del campo magnetico della persona indotte dagli alimenti;
  6. Il pulse test o test del riflesso cardiaco auricolare, che valuta le variazioni della frequenza del polso a contatto con alimento che si presume generi intolleranza o allergia.
Perciò fate attenzione e consultate sempre un buon allergologo per diagnosi di A.A e I.A.

giovedì 17 settembre 2015

Alimentazione e Sport

Sei uno sportivo? o Tenti di far quel che si può in palestra? Ecco qui degli utili consigli su come dovrebbe essere l'alimentazione di chi pratica sport per restare in salute e massimizzare i risultati.






Una dieta equilibrata per chi pratica sport dovrebbe essere:
Un po' iperglucidica (60%) Normolipidica (28-30 %) E in base al tipo di sport, Normo o lievemente iperproteica (10-12 % ad un max del 15 %) PERCHE':


  • I carboidrati sono il principale carburante per i muscoli.Sia in attività sportive brevi e di elevata intensità sia in attività sportive prolungate.                                                           
  • I grassi vengono utilizzati dai muscoli come fonte energetica per attività sportive di lunga durata con intensità medio bassa.Perciò se non  si affronta un'attività fisica costante e di un determinato intervallo di tempo non  si riuscirà a bruciare le riserve di grasso. Di consueto il metabolismo dei grassi inizia ad attivarsi dopo un attività fisica costante di 20 min.                               
  •  Con una carenza di zuccheri si ha un ossidazione incompleta e meno efficace dei grassi.                      
  • L'aumento spropositato dell'introito proteico non produce un aumento lineare della massa muscolare.Le proteine in eccesso verranno eliminate,affaticando i reni.  
                                      
  • Un adeguato apporto proteico ,invece, unito alla giusta quota di carboidrati è in grado di determinare un aumento delle dimensioni dei muscoli sollecitati con l'allenamento.                       
  • Non c'è sempre Bisogno di aumentare le proteine nella propria dieta infatti molto spesso basta avere un introito calorico adeguato per avere un bilancio azotato positivo.                                                                                                 
  • Il fabbisogno proteico può risultare aumentato in chi pratica un attività fisica con regolarità e buona intensità (2-3 ore/die 5 o 7 gg la settimana per 9-10 mesi l'anno) Consultate una figura competente per la supplementazione proteica,non affidatevi alle palestre o a miscele magiche con la salute non si scherza!!                                                                                                     
  • Bisogna idratarsi prima,durante e dopo l'allenamento                                                                      
  • Non bisogna mai affrontare l'attività fisica a digiuno                                                                                  
  • Bisogna mangiare almeno un paio d'ore prima di affrontare l'attività fisica e scegliere alimenti facilmente digeribili costituiti da carboidrati cercando di evitare grassi e proteine.                                
  • Il pranzo o la cena post attività devono essere ritempranti e completi,quindi devono essere costituiti da una porzione di carboidrati(pane pasta ecc..) accompagnata da fibre (verdure) e una porzione di proteine (pesce,carne ecc..) il tutto condito con olio extravergine d'oliva.Non bisogna esagerare con le porzioni!

Carboidrati che paura!

                                                                                 
Molti di voi nel sentire parlare di carboidrati vengono presi da una strana isteria,per gli amanti delle diete più atroci i carboidrati sono come l'aglio per un vampiro....Tutto ciò accade senza motivazione  e a volte a causa d'informazioni sbagliate.I carboidrati sono nostri amici ora vi spiego perchè:



  1. La benzina del nostro corpo è il Glucosio (uno zucchero).IL nostro corpo è una macchina intelligente fatta per sopravvivere, perciò utilizzerà strade diverse per procurarselo in un modo o nell'altro. Attraverso un processo chiamato Gluconeogenesi  il nostro corpo trasformerà  grassi e proteine in glucosio... ma tutto ciò a lungo andare stresserà l'organismo a danno di organi come rene e fegato.                                                                                                                                                     
  2.  C'è ancora la credenza errata che per ottenere una dieta povera di grassi bisogna eliminare pane e pasta.I carboidrati vengono trasformati in grasso di riserva soltanto se in eccedenza.Fare una dieta povera di grassi non vuol dire eliminare pane e pasta,come spesso ho sentito dire.                                                                                                                                                              
  3. E' importante saper distinguere i Carboidrati complessi (pane, pasta,patate ecc..) da i Carboidrati semplici (gli zuccheri).I carboidrati complessi devono subire un processo di digestione più complesso e quindi entrano in circolo più lentamente,mentre gli zuccheri semplici entrano in circolo facilmente e agiscono velocemente sui valori di glicemia e insulinemia. Sono quest'ultimi a dover esser limitati in una sana alimentazioni e non tutti i carboidrati.                                                                                                  
  4.  In una dieta equilibrata il 50- 60% dell’energia  dovrebbe provenire dai carboidrati. N.B di questo 50-60% solo il 10% deriva da zuccheri semplici.                                                                                                                                     
  5. I carboidrati sono fondamentali ,inoltre,perchè nel nostro organismo ci sono tessuti Glucosio dipendenti cioè che non utilizzano altra fonte di energia se non il glucosio e non possono utilizzare altri substrati nel momento in cui manca il glucosio! Tra questi tessuti troviamo Cervello,cornea,Eritrociti (globuli rossi) ecc...                                                                             

                                                                                                                                                                                          

Perciò dopo aver letto questo post smettiamola di demonizzare i carboidrati e mangiamoli  nel giusto modo con tranquillità!