martedì 15 dicembre 2015

Come sopravvivere ad una dieta?

Come poter affrontare al meglio una dieta e resistere alle tentazioni?










                                                                Per prima cosa:
  • Non seguire la stessa dieta di qualcun altro. Ognuno è fatto a proprio modo e sebbene sbirciare la dieta della collega possa sembrare un colpo di genio e un notevole risparmio, non sorprendetevi per la mancanza di risultati! L’alimentazione è “personale” e va cucita addosso su misura.
  • Non seguire diete lette su libri o riviste di moda. Siamo tutti tentati a volte di seguire quelle magiche diete delle riviste,ma attenzione, la maggior parte delle volte sono diete molto drastiche e brevi che possono creare più danni che benefici. Non esistono diete magiche ma solo impegno e duro lavoro.

  • Non saltare i pasti
  • Non chiudersi in palestra. 
  • Abbuffarsi e poi rinchiudersi in palestra per bilanciare l’abbuffata non è una buona idea, l’attività fisica senza un alimentazione equilibrata non porta ad un equilibrata perdita di peso. Alimentazione sana e attività fisica sono complementari si ha bisogno di entrambi per raggiungere risultati ottimali.
  • Non mangiare solo verdura.La verdura è un validissimo sostegno per chi vuole perdere peso perché ha pochissime calorie e sazia molto per via del suo contenuto in fibra e acqua. Alla lunga però un alimentazione monotona porta a carenze nutrizionali e a stancarsi.
  • Andare a fare la spesa a stomaco pieno. Potrebbe sembrare una banalità ma con lo stomaco vuoto sarebbe più facile cedere in tentazione davanti lo scaffale dei dolci!!! I nostri acquisti potrebbero diventare meno razionali ma dettati dalla fame di quell’alimento proibito.
  • Utilizzare piatti piccoli. Avere davanti a noi un piatto pieno rispetto ad un piatto semivuoto manda degli impulsi positivi che appagano il nostro senso di sazietà.
  • Masticare lentamente. Una masticazione prolungata aiuterà il vostro organismo a mandare al cervello segnali di sazietà.
  • Dopo mangiato andare subito a lavarsi i denti. Il gusto fresco di menta dovrebbe aiutarvi a non avere voglia di mangiare dopo pranzo.
  • Essere armati di carote e finocchi. Tenete sempre pronti nel frigo delle carote o dei finocchi nel caso di attacchi improvvisi di fame e accompagnateli con un bicchier d’acqua che aumenterà il senso di sazietà.
  • Concordare strappi alla regola. Cedere a qualche tentazione o effettuare qualche strappo alla regola è naturale,tranquilli, non siamo alieni!Non fatevi assalire da terribili sensi di colpa. Naturalmente sarebbe preferibile concordare queste trasgressioni con il proprio esperto di fiducia, in modo da limitare i danni nel caso si stia seguendo una dieta.
  • Variare la propria dieta. Non eliminare mai completamente classi di alimenti (fatta eccezione per determinate condizioni mediche).Anche durante una dieta mangiare dovrebbe rimanere un piacere.


martedì 27 ottobre 2015

Carne che vale o Carne che fa star male?

 Mangiarla o eliminarla? Facciamo un po' di chiarezza.


Distinguiamo generalmente,in base al colore che la carne assume dopo la macellazione,tre tipi di carni:
  • Quelle rosse, provengono da animali adulti, come bue,montone, cavallo e da alcuni animali da cortile (piccione, faraona, anatra),
  • Quelle bianche,provengono dai classici animali da cortile (pollo, tacchino,coniglio) e  da giovani animali da macello come vitello, agnello, capretto e maiale.
  •  La carne nera,meno conosciuta e consumata,anche in virtù della minore disponibilità e del costo più elevato, è invece quella di selvaggina: lepre, fagiano,cinghiale, capriolo.
Qualunque sia la sua provenienza, si tratta di un alimento con un elevato valore nutritivo. È una fonte primaria di proteine, di ferro e di altri minerali,come zinco e rame,oltre che di vitamine del gruppo B.
 
Ma studi recenti hanno dimostrato come la carne possa nuocere in qualche modo alla nostra salute. Il 26 Ottobre L'AIRC (agenzia internazionale per la ricerca sul Cancro), ente  dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), ha dichiarato che consumare salumi, insaccati,ogni genere di carne lavorata e probabilmente anche carne rossa, può causare il cancro. Allarme!vietato mangiare Carne rossa?NO non è così poichè la carne aumenta la probabilità di sviluppare  tumori, in particolare del tratto digerente, in base alla quantità che ne assumiamo. Sono gli eccessi di carne rossa che andrebbero evitati,bisognerebbe consumare carne rossa al massimo un paio di volte la settimana e in quantità adeguata! D'altronde tutti gli eccessi fanno male, ed è un occasione per tornare a seguire e valorizzare il modello alimentare della "Dieta Meditarrenea". 

Per carne lavorata  invece intendiamo carni che hanno subito determinati processi come ad esempio la salatura o processi che ne aumentino il sapore o ne migliorino la conservazione. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.

In questo caso, a prescindere dalle affermazioni dell' Oms, mi sorge spontanea una domanda:<<Voi inserireste una grande quantità di alimenti del genere in una sana alimentazione?>> Io non credo. 






Chiariti questi punti io dico NO agli all'allarmismi ma in attesa dell'articolo completo dell'Oms, con maggiori chiarimenti, vi invito: Ad assumere un alimentazione che prediliga il pesce rispetto alla carne, (secondo il modello della dieta mediterranea)che faccia attenzione a determinati alimenti spazzatura e alle etichette,che faccia attenzione alle porzioni che si consumano.Infine,non dimenticate mai di mettere sulle vostre tavole frutta e verdura fresche secondo la stagionalità e di condurre una vita attiva.

venerdì 25 settembre 2015

Allergia o Intolleranza alimentare? Quali Test evitare?



Tra la gente ormai c'è sempre più confusione tra allergie alimentari e intolleranze alimentari. E' bene fare un po' di chiarezza per evitare errori importanti in campo alimentare!








Allergia Alimentare:

 E' una reazione immunitaria all’ingestione di uno specifico alimento (o di alcune sostanze contenuto in esso). Tale reazione si esprime al primo contatto attraverso la formazione di anticorpi specifici chiamati IgE. Questi anticorpi hanno il compito di difendere l’organismo da ciò che l’organismo stesso riconosce come estraneo a sé. (La reazione è la medesima che l’organismo manifesta nei confronti di batteri e virus).Lo sviluppo di Allergie Alimentari è causato perciò da un’alterata risposta immunitaria con produzione di anticorpi (chiamati IgE) che reagiscono verso le proteine alimentari, scambiate per “nemiche”.


I sintomi possono essere molteplici:


                             Intolleranza Alimentare:
E' una reazione indesiderata del nostro organismo scatenata dall'ingestione di uno o più alimenti (o sostanze attive) oppure da disfunzioni/disturbi a carico dell'apparato digerente (intolleranze enzimatiche e intolleranze farmacologiche). Tale reazione è strettamente dipendente dalla quantità dell’alimento non tollerato ingerito (dose-dipendente) ma a differenza delle allergie alimentari, non è mediata da meccanismi immunologici.L’intolleranza alimentare si manifesta con l’insorgere di sintomi spesso sovrapponibili a quelli delle allergie alimentari. Le intolleranze enzimatiche sono determinate dall'incapacità dell'organismo di metabolizzare alcune sostanze presenti negli alimenti.Le intolleranze farmacologiche vengono definite anche come reazioni pseudoallergiche (PAR), perché esistono molte somiglianze a livello clinico con le allergie mediate dagli anticorpi specifici (IgE) me le intolleranze alimentari e la manifestazione sintomatologica conseguente sono sempre dose-correlate e questo aiuta nella distinzione dalle allergie vere nelle quali i sintomi sono scatenati già dall'assunzione di piccole quantità di alimento responsabile.

Come fare Diagnosi di allergia o intolleranza alimentare?
La diagnosi di Allergia alimentare si effettua innanzitutto mediante un’accurata raccolta
dei dati clinici da parte dello specialista allergologo, quando già  il Medico di Medicina Generale ha avanzato il sospetto di AA/IA.In base a questa prima serie di informazioni (tipo di disturbi avuti, tempointercorso tra il pasto e l'inizio dei sintomi, quantità e qualità dei cibi mangiati, ecc.) lo specialista allergologo-immunologo può eseguire i test cutanei (prick test) e gli esami sul sangue per ricercare gli anticorpi(le IgE spcifiche) contro gli alimenti sospettati.

Per le Intolleranze Alimentari si arriva alla diagnosi con un processo d’esclusione consigliando quindi una dieta povera degli alimenti che contengono le sostanze sospettate che sarà seguita per un periodo di tempo inferiore a un mese.I test proposti dalla medicina alternativa non hanno alcuna validità scientifica per la diagnosi delle IA né per la diagnosi di AA ma comportano soltanto dispendio in termini di tempo, di denaro e di salute, con ritardo della diagnosi di certezza, come ampiamente documentato dai dati della letteratura scientifica.

Dov'è che casca L'asino?! 
I veri allergici sono oltre 2 milioni e gli intolleranti a lattosio, nickel o altre sostanze negli alimenti sono complessivamente circa 10 milioni, ma si stima che siano almeno altri 8 milioni gli italiani “ipersensibili immaginari” che imputano a un cibo qualsiasi i sintomi più vari. «Purtroppo le intolleranze alimentari, confuse per di più dalla maggioranza con le allergie vere e proprie, sono ormai una moda con cui si spiegano i sintomi più disparati: chi non riesce a dimagrire spesso si convince che sia per colpa di un'intolleranza, mentre nessuna di quelle reali può far ingrassare»,afferma il presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica.Purtroppo basta avere disturbi aspecifici e non facilmente inquadrabili per autodiagnosticarsi un'intolleranza alimentare “prendendo di mira” un cibo quasi a caso procurandosi danni molteplici.
L'errata diagnosi molto spesso è causata dagli  svariati test diagnostici che ormai ci sono in giro effettuati dalle più svariate figure professionali.Questi test non hanno una VALENZA SCIENTIFICA per la diagnosi di allergie e intolleranze alimentari.

La SIAAIC ne ha messi al bando sei:
  1. Il test del capello;
  2. Il test sulle cellule del sangue;
  3. Il test della forza, che valuta variazioni della forza quando si manipolano alimenti presunti nocivi;
  4. Il VEGA test, che valuterebbe gli squilibri energetici causati dall'alimento incriminato;
  5. La biorisonanza, che valuterebbe le alterazioni del campo magnetico della persona indotte dagli alimenti;
  6. Il pulse test o test del riflesso cardiaco auricolare, che valuta le variazioni della frequenza del polso a contatto con alimento che si presume generi intolleranza o allergia.
Perciò fate attenzione e consultate sempre un buon allergologo per diagnosi di A.A e I.A.

giovedì 17 settembre 2015

Alimentazione e Sport

Sei uno sportivo? o Tenti di far quel che si può in palestra? Ecco qui degli utili consigli su come dovrebbe essere l'alimentazione di chi pratica sport per restare in salute e massimizzare i risultati.






Una dieta equilibrata per chi pratica sport dovrebbe essere:
Un po' iperglucidica (60%) Normolipidica (28-30 %) E in base al tipo di sport, Normo o lievemente iperproteica (10-12 % ad un max del 15 %) PERCHE':


  • I carboidrati sono il principale carburante per i muscoli.Sia in attività sportive brevi e di elevata intensità sia in attività sportive prolungate.                                                           
  • I grassi vengono utilizzati dai muscoli come fonte energetica per attività sportive di lunga durata con intensità medio bassa.Perciò se non  si affronta un'attività fisica costante e di un determinato intervallo di tempo non  si riuscirà a bruciare le riserve di grasso. Di consueto il metabolismo dei grassi inizia ad attivarsi dopo un attività fisica costante di 20 min.                               
  •  Con una carenza di zuccheri si ha un ossidazione incompleta e meno efficace dei grassi.                      
  • L'aumento spropositato dell'introito proteico non produce un aumento lineare della massa muscolare.Le proteine in eccesso verranno eliminate,affaticando i reni.  
                                      
  • Un adeguato apporto proteico ,invece, unito alla giusta quota di carboidrati è in grado di determinare un aumento delle dimensioni dei muscoli sollecitati con l'allenamento.                       
  • Non c'è sempre Bisogno di aumentare le proteine nella propria dieta infatti molto spesso basta avere un introito calorico adeguato per avere un bilancio azotato positivo.                                                                                                 
  • Il fabbisogno proteico può risultare aumentato in chi pratica un attività fisica con regolarità e buona intensità (2-3 ore/die 5 o 7 gg la settimana per 9-10 mesi l'anno) Consultate una figura competente per la supplementazione proteica,non affidatevi alle palestre o a miscele magiche con la salute non si scherza!!                                                                                                     
  • Bisogna idratarsi prima,durante e dopo l'allenamento                                                                      
  • Non bisogna mai affrontare l'attività fisica a digiuno                                                                                  
  • Bisogna mangiare almeno un paio d'ore prima di affrontare l'attività fisica e scegliere alimenti facilmente digeribili costituiti da carboidrati cercando di evitare grassi e proteine.                                
  • Il pranzo o la cena post attività devono essere ritempranti e completi,quindi devono essere costituiti da una porzione di carboidrati(pane pasta ecc..) accompagnata da fibre (verdure) e una porzione di proteine (pesce,carne ecc..) il tutto condito con olio extravergine d'oliva.Non bisogna esagerare con le porzioni!

Carboidrati che paura!

                                                                                 
Molti di voi nel sentire parlare di carboidrati vengono presi da una strana isteria,per gli amanti delle diete più atroci i carboidrati sono come l'aglio per un vampiro....Tutto ciò accade senza motivazione  e a volte a causa d'informazioni sbagliate.I carboidrati sono nostri amici ora vi spiego perchè:



  1. La benzina del nostro corpo è il Glucosio (uno zucchero).IL nostro corpo è una macchina intelligente fatta per sopravvivere, perciò utilizzerà strade diverse per procurarselo in un modo o nell'altro. Attraverso un processo chiamato Gluconeogenesi  il nostro corpo trasformerà  grassi e proteine in glucosio... ma tutto ciò a lungo andare stresserà l'organismo a danno di organi come rene e fegato.                                                                                                                                                     
  2.  C'è ancora la credenza errata che per ottenere una dieta povera di grassi bisogna eliminare pane e pasta.I carboidrati vengono trasformati in grasso di riserva soltanto se in eccedenza.Fare una dieta povera di grassi non vuol dire eliminare pane e pasta,come spesso ho sentito dire.                                                                                                                                                              
  3. E' importante saper distinguere i Carboidrati complessi (pane, pasta,patate ecc..) da i Carboidrati semplici (gli zuccheri).I carboidrati complessi devono subire un processo di digestione più complesso e quindi entrano in circolo più lentamente,mentre gli zuccheri semplici entrano in circolo facilmente e agiscono velocemente sui valori di glicemia e insulinemia. Sono quest'ultimi a dover esser limitati in una sana alimentazioni e non tutti i carboidrati.                                                                                                  
  4.  In una dieta equilibrata il 50- 60% dell’energia  dovrebbe provenire dai carboidrati. N.B di questo 50-60% solo il 10% deriva da zuccheri semplici.                                                                                                                                     
  5. I carboidrati sono fondamentali ,inoltre,perchè nel nostro organismo ci sono tessuti Glucosio dipendenti cioè che non utilizzano altra fonte di energia se non il glucosio e non possono utilizzare altri substrati nel momento in cui manca il glucosio! Tra questi tessuti troviamo Cervello,cornea,Eritrociti (globuli rossi) ecc...                                                                             

                                                                                                                                                                                          

Perciò dopo aver letto questo post smettiamola di demonizzare i carboidrati e mangiamoli  nel giusto modo con tranquillità!                                                                                                                                                                                                  









martedì 15 settembre 2015

Obesità tra Mito e Realtà!

Sovrappeso e obesità costituiscono un motivo di grave preoccupazione per le autorità sanitarie di tutto il mondo, ma questa preoccupazione si traduce spesso in azioni inappropriate dettate spesso da miti e convinzione errate. Perciò dobbiamo chiederci se Quello che sappiamo sull'obesità è vero o falso?!



Questa domanda se la sono posta anche alcuni ricercatori del dipartimento di biostatistica dell'Università di Birmingham, in Alabama.I ricercatori hanno interrogato i motori di ricerca su Internet e i database della letteratura scientifica per individuare le affermazioni in tema di obesità  e hanno inserito le informazioni ricavate in tre elenchi:

  • Miti:Notizie che non hanno nessuna conferma scientifica o sono state smentite scientificamente
  • Supposizioni: notizie che non hanno ancora conferma e smentita scientifica o sulle quali si hanno risultati contrastanti.
  • Fatti: Notizie confermato dal metodo scientifico
       Miti:
  1. Piccoli cambiamenti nella quantità di calorie ingerite o bruciate si sommano e producono grandi cambiamenti di peso sul lungo periodo.In realtà, i piccoli cambiamenti nel budget calorico non si accumulano indefinitamente,quindi non è possibile raggiungere risultati ambiziosi così come si crede.Certo sarebbe bello se con il minimo sforzo raggiungessimo il massimo dei risultati!!!
  2. La definizione di obiettivi realistici nella terapia dell'obesità è importante perché altrimenti i pazienti saranno frustrati e perderanno meno peso.Sembra scontato ma in realtà ci sono più studi che affermano veritiera la tesi opposta...Più ambizioso è l'obiettivo più il paziente ha possibilità di raggiungere buoni risultati.
  3. Perdere peso gradualmente è meglio che perderlo rapidamente, perché i chili persi in fretta si riacquistano anche in fretta.Uno studio ha dimostrato confrontando la rapida perdita di peso con la lenta perdita di peso che al termine del periodo di follow-up non c'erano significative differenze tra le due diete per poter affermare ciò.
  4. Bisogna valutare la motivazione del paziente un paziente motivato dovrebbe essere più propenso al cambiamento dello stile di vita e alimentare. In realtà le evidenze di studi scientifici dimostrano che valutare il grado di "prontezza" dei pazienti non è predittivo della perdita di peso.
  5. L'allattamento al seno è protettivo contro l'obesità.In realtà l'allattamento al seno porta notevoli vantaggi al bambino e ha molte proprietà benefiche ma tra queste non c'è nessuna evidenza scientifica che abbia proprietà anti obesità

  6. L'attività sessuale produce un dispendio di energie tale da far perdere peso. Durante l'atto sessuale si perdono circa 3,5 kcal/min: gli scienziati calcolano che con una durata media del rapporto sessuale di circa 6 minuti si perdono 21 kcal. Qualcuno potrebbe obiettare che la durata ipotizzata dagli scienziati è sottostimata e che un normale rapporto sessuale dura molto di più. Ma anche ammettendo un rapporto sessuale della durata di circa 30 minuti praticato tutti i giorni per 5 anni!!!!!!!! si perderebbero, all'incirca, gli stessi chilogrammi di chi cammina tutti i giorni per 1,6 km.              
  7. Le lezioni di educazioni fisica a scuola svolgono un ruolo importante nella prevenzione dell’obesità infantile.In realtà studi scientifici hanno dimostrato che i programmi di attività fisica scolastica così come strutturati ora,non sono in grado di contrastare l'obesità
     Supposizioni:
  1. Fare colazione regolarmente protegge contro l'obesità.Alla base di questa supposizione c'è l'idea che saltare la colazione aumenti il senso di fame nei pasti successivi.
  2. La prima infanzia è il periodo in cui si acquisiscono abitudini in tema di alimentazione ed esercizio che influenzeranno il peso per il resto della vita. Ci sono tesi contrastanti su questa affermazione perchè di contro c'è la teoria genetica che afferma che più che dalle buon abitudine il BMI dell'individuo sarà influenzato dal suo genotipo.
  3. Un'alimentazione ricca di frutta e vegetali basta da sola per ottenere effetti importanti sul peso.Mangiare frutta e verdura porta molteplici benefici all'organismo ma senza altri cambiamenti nell'alimentazione difficilmente porterà risultati nel cambiamento del peso.
  4. L'effetto yo-yo ( perdità e recupero di peso rapida) associato alle diete aumenta la mortalità. Ci sono numerosi studi che correlano la mortalità del paziente all'instabilità del peso,ma non si ha una conferma scientifica perchè bisogna tenere conto di molteplici fattori che possono influenzare il risultato.
  5. Gli spuntini fra i pasti contribuiscono ad un aumento del peso. Non ci sono studi che dimostrano una significativa correlazione tra spuntini e obesità e aumento del BMI.                   
Io direi di fare attenzione al tipo di spuntino!



mercoledì 9 settembre 2015

Non perdiamoci in un bicchier d'acqua!

Quante domande ci facciamo sull'acqua? quante pubblicità ci assillano in TV sui vari tipi d'acqua?Liscia? gasata? "Plin Plin"? Quante notizie false e vere circolano sull'Acqua?  Bene facciamo un po' di chiarezza su miti e verità che riguardano l'acqua.






Nell'organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. Inoltre, l’acqua entra nella struttura di varie sostanze e  svolge un ruolo essenziale nella digestione, nell'assorbimento, nel trasporto e nell'utilizzazione degli stessi nutrienti,l’acqua è anche il mezzo attraverso il quale l’organismo elimina le scorie metaboliche. E' importante perciò mantenere l'equilibrio idrico nel nostro corpo.

               Come fare?

  • Assecondare sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Ricordarsi inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti. 
  • Bere frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni. 
  • Bisogna ricordarsi che una quantità d'acqua è fornita anche dagli alimenti che ingeriamo,ma che questa è una quantità molto variabile. 
  • Bisogna ricordarsi che le bevande di vario genere contengono acqua ma non solo,infatti contengono altri nutrienti e calorie. Perciò è indispensabile che l'equilibrio idrico sia mantenuto bevendo essenzialmente acqua
  • Durante e dopo l’attività fisica bere per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all'acqua. 


Ma quali sono le false credenze sull'Acqua? Leggete un po qui  Per aiutarvi a non "Perdervi in un bicchier d'acqua":
1. Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti. Al limite, se si eccede nella quantità si allungheranno di un poco i tempi della digestione (per una diluizione dei succhi gastrici), 
2. Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di peso dovute all'ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli.
3. Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più dal sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla quantità di acqua che ingeriamo.
4. Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”. I sali contenuti nell'acqua
favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell'organismo. 
5. Non è vero che il calcio presente nell'acqua non sia assorbito dal nostro organismo. Ricerche recenti dimostrano il contrario. La capacità dell’intestino umano di assorbire il calcio contenuto nelle acque (spesso presente in quantità consistente) è considerata addirittura simile a quella relativa al calcio contenuto nel latte.
6. Non è vero che il calcio presente nell'acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Le
persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente
nel corso della giornata.
7. Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Né l’acqua naturalmente gassata né quella
addizionata con gas (normalmente anidride carbonica) creano problemi alla nostra salute,
 Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in individui che già soffrano di disturbi gastrici e/o intestinali.
8. Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare
sudore. Lo stesso organismo provvederà a reintegrare prontamente le perdite, cosicché
nell'arco di poche ore il peso tornerà ad essere esattamente quello di prima. 


Queste informazioni sono state stilate apposta dall'INRAN (Istuto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) per maggiori informazioni cliccate qui:   http://nut.entecra.it/
 

venerdì 4 settembre 2015

Chi sono? e cos'è un Dietista?

Salve sono Maria Nunzia Cicciotti amo il cibo e la sana alimentazione ed è per questo che mi sono Laureata con 110 e lode in Dietistica. Molti si staranno chiedendo Die che?! Die cosa?! fai le diete? Vi chiarisco un po' le idee su cosa sono!:)



Il dietista  è l'operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione, ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all'attuazione delle politiche alimentari nel rispetto della normativa vigente. Che cosa può fare quindi un dietista?

Le competenze di un dietista sono:
a) organizza e coordina le attività specifiche relative all'alimentazione in generale e alla dietetica in particolare;
b) collabora con gli organi preposti alla tutela dell'aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione;
c) elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l'accettabilità da parte del paziente;
d) collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare;
e) studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l'organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati;
f) svolge attività didattico - educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione;

Il dietista svolge la sua attività professionale in strutture pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero - professionale.NON PUO' PRESCRIVERE FARMACI O ANALISI DEL SANGUE O STRUMENTALI


E IL NUTRIZIONISTA E IL DIETOLOGO QUINDI COSA SONO?COSA FANNO?

  • Il nutrizionista è un biologo specializzatosi in "Scienze dell'Alimentazione" è un professionista che opera nei diversi settori della Nutrizione Umana. Fondamentalmente indica diete per soggetti in “accertate condizioni fisio-patologiche”, inoltre può svolgere la professione in favore di comunità (mense aziendali e scolastiche, case di cura ecc.); elaborare e realizzare progetti di educazione alimentare, collaborare con aziende.NON PUO' PRESCRIVERE FARMACI O ANALISI DEL SANGUE O STRUMENTALI
  • Il dietologo è un medico specializzatosi in "Scienze dell'alimentazione" avete presente uno stregone tipo "Gandalf" nel Signore degli anelli?! 
Bene lui è la figura medica che nell'ambito della nutrizione può tutto,Non scordiamoci che è pur sempre un Medico!